
La visita fisiatrica rappresenta il primo passo per l’impostazione di un corretto percorso riabilitativo. La Fisiatria si occupa infatti di definire un progetto di riabilitazione per pazienti che, dopo malattie più o meno invalidanti, devono riacquistare funzioni motorie, cognitive o emozionali.
Questa branca medica è in stretto contatto con l’ortopedia, la neurologia, l’urologia, la cardiologia, la pneumologia, ma anche con la medicina estetica e la fisioterapia.

L’approccio della Fisiatria
Generalmente in medicina si tende ad agire per settori anatomici, cioè ogni specialista si occupa di una parte specifica dell’organismo. Spesso quindi il paziente è costretto a rivolgersi a più specialisti, senza avere un referente unico che si occupi della sua salute.
D’altro canto spesso l’urgenza del curare fa passare in secondo piano il fatto che la rimozione del sintomo è necessaria, ma può non essere sufficiente.
Occorre, a nostro avviso, superare queste limitazioni:
- Valutare la persona nella sua globalità (approccio globale), esaminare cioè i disturbi riferiti inquadrandoli dal punto di vista bio-psico-sociale (struttura fisica della persona, caratteristiche psichiche, ambiente familiare e lavorativo in cui è inserita, potenziale di salute).
- Eseguire una terapia personalizzata, in cui più operatori, medici e non, possono non solo intervenire su piani differenti, ma soprattutto dialogare tra loro, adattando i metodi terapeutici di ciascuno in modo da costruire un progetto di salute specifico per le esigenze e le caratteristiche individuali del paziente (approccio interdisciplinare).
- Intervenire non solo sul sintomo ma anche sulla sua causa (ove possibile), sul disagio che questo comporta e sulla diminuzione della qualità della vita, cioè del senso di benessere generale che la persona avverte come alterato; spesso il malessere riferito dal paziente è superiore all’obiettività clinica patologica rilevata durante una visita medico-specialistica.
- Mettere la persona in condizione di imparare a conoscere meglio se stessa e gli strumenti per mantenere il suo stato di benessere, evitando una continua dipendenza dal terapeuta;
- Mettere a disposizione anche della persona attualmente in buone condizioni di salute, ma a rischio di deterioramento della propria qualità della vita (ad esempio: anziani, persone sottoposte a particolari condizioni di stress fisici e/o psichici, persone con disabilità lievi o moderate), gli strumenti per prevenire l’insorgenza di deficit, sia fisici che psichici, e per ridurre il rischio di dover rinunciare al proprio ruolo sociale.


La riabilitazione è prevenzione, cura e integrazione sociale; il nostro obiettivo è sviluppare tutte e tre queste componenti, lavorando in équipe con operatori di diversa estrazione e competenza che sono nelle condizioni di integrarsi tra loro nel modo migliore possibile, avendo come riferimento il paziente nella sua globalità ed unicità.

Diagnosi fisiatrica
La diagnosi fisiatrica è molto importante per orientare qualsiasi intervento riabilitativo che dovrà essere programmato con l’individuazione delle modalità specifiche, i tempi della durata complessiva del protocollo, e le prestazioni mediche di cui il paziente ha bisogno.


Riabilitazione
La riabilitazione fisiatrica interessa generalmente 4 grandi aree: la riabilitazione neurologica, la riabilitazione ortopedica, la riabilitazione pneumologia (respiratoria), la riabilitazione del rachide.
Per ciascuna tipologia e per ciascun caso specifico, il fisiatra, in collaborazione con un’equipe medica per la riabilitazione, definirà il corretto trattamento riabilitativo necessario che potrà prevedere una o più metodiche di intervento tra cui:
- TECAR terapia
- fisiochinesiterapia
- terapia manuale
- terapia onde d’urto (manu medica)
- linfodrenaggio
- massoterapia
- elettroterapie antalgiche (tens, diadinamica)
- elettroterapia stimolante (rettangolare, triangolare, kotz)
- laser a diodo
- radarterapia
- magnetoterapia
- ionoforesi (veicolazione di farmaci)
- PST (terapia a segnali pulsanti)
- agopuntura
- manipolazioni
- osteopatia